lunedì 2 febbraio 2009

....Il diavolo sa perche'!

Dopo l'ultimo break-up con Dio, mi sento pronta ad affermare che il Diavolo esiste. Nella vita quotidiana le sfide della iella nera ai tuoi nervi si manifestano svariatamente: la macchina ti si ferma al centro di una stradasbarragiungla di guidatorisbarratarzan, mentre piove e hai dimenticato il telefonino e non metti il triangolo di emergenza in tempo e quelli fanno un incidente, oppure i morti del Congo, del Darfur o di Gaza non ricordo bene che ti fanno visita in sogno col loro cicaleccio funebre indecifrabile (si', e' un classico caso di morto che parla) e alle sei di domenica mattina sei sveglia anelante nel letto con Mr. N. (l'uso di Mr. denota un distacco causato dalla rabbia) che, stranamente, russa oppure ancora l'ago dell'insulina che si piega o la penna che finisce mentre sei a cena a 150 km dalla tua scorta e, che cavolo, sig. diabete, mi lasci in pace. E tu pensi, questo diavoletto sta proprio cercando di fiaccarmi, ma non ci riuscira'. Ultimamente, pero', il Sig. Male si e' divertito a giocare con me mentre leggevo (.....aspettate un momento, ma se ho suscitato il suo interesse allora non sono tanto noiosa come credo, eh?).
Il maestro e Margherita e' un fantastico romanzo di M. Bulgakov che narra della calata e dei suoi effetti di Mr. Woland, il sig. diavolo, appunto, su Mosca. Mi ha letteralmente strabiliata non solo per la scelta dell'autore di contingentare le diavolerie nel contesto teatrale o letterario (mi sarei aspettata piu' un ambito imprenditoriale di furfanti matricolati cui faccio parte di striscio) e neanche solo per gli ipotizzati compromessi tra il diavolo e Dio sulla modalita' di spartizione delle anime (come a dire che pure il BENE e il MALE sono bipartisan). Mr. Woland ha svolto una costante azione turlupinante e di interazione che ha raggiunto i suoi picchi nella descrizione e, scusate il velato vittimismo, nella sua analogia con me, della laconica Margherita con cuore "sbriciolato dalla pena", nella storia del dolore del maestro (che pure condivido a pieno) emarginato e dichiarato folle solo perche' troppo munifico di verita' nella stesura del suo racconto su Ponzio Pilato (in fondo non hanno problemi tanto diversi la Russia zarista e l'Italia contemporanea). Soprattutto, Mr. Woland si e' divertito a giocare con me quando e' iniziata la storia dell'annuale ballo di Satana, con Margherita regina, ballo dalle atmosfere, personaggi e temperature ostentatamente russe. Tra gli invitati spicca una nobildonna napoletana, tale duchessa Tifone o Tofone non ricordo il nome e non posso appurarlo in quanto, il diavolo sa perche', non trovo piu' il libro (why me, again?!?). Pare che la dama si compiacesse di regalare alle giovani spose partenopee impastoiate in matrimoni di vario tipo pozioni per sbarazzarsi dei propri mariti......(tosse, tosse, tosse!). Messaggio lancinante e non subliminare....eppure, Mr. N., lo conosci bene l'effetto dell' incavolamento sulla glicemia!

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